Nasce il Servizio Civile Universale – Approvato dal Governo il decreto attuativo

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Venerdì 10 febbraio il Consiglio dei Ministri ha approvato in via definitiva il decreto legislativo che disciplina il Servizio civile universale in attuazione della legge delega n.106/2016 di riforma del Terzo settore.

L’obiettivo del Governo – recita il comunicato di Palazzo Chigi –  è di rafforzare il servizio civile quale strumento di difesa non armata della Patria ai sensi degli artt. 11 e 52 della Costituzione, di educazione alla pace tra i popoli e di promozione dei valori fondativi della Repubblica.

Giunge così a compimento, a 16 anni dalla sua istituzione, la riforma del servizio civile volontario in chiave “universale”, ossia aperto potenzialmente a 100.000 giovani, sia italiani che stranieri.

Tra le novità più rilevanti del Decreto – che confermano quanto già approvato il 9 novembre nel passaggio al vaglio delle Camere – la programmazione svolta mediante la predisposizione di un piano triennale, il limite di sedi minimo per l’accreditamento degli enti a 100 (anche se è stata introdotta una ripartizione regionale dell’Albo nazionale prevedendo in questo caso un numero minimo di 30 sedi), la conferma dell’apertura del servizio a tutti i giovani dai 18 ai 28 anni non superati, stranieri regolarmente soggiornanti compresi, la flessibilità della durata del servizio da 8 a 12 mesi, e la possibilità di svolgere 3 mesi di servizio civile in Europa, aprendo la strada verso la sperimentazione di un vero servizio civile europeo.

Rispetto allo schema approvato in novembre il Decreto prevede, inoltre, l’accoglimento della proposta di ridurre le ore di servizio settimanali da 30 a 25, in modo da venire incontro alle esigenze lavorative, di studio e di vita dei giovani volontari.

Grande soddisfazione per questo risultato è stata espressa dal Sottosegretario del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, on. Luigi Bobba, che ha promosso e seguito l’iter della riforma nel Governo Renzi. Per Bobba questo “è il primo passo concreto della riforma complessiva del Terzo settore ed è significativo che parta proprio con il servizio civile universale, con una esperienza cioè che riguarda insieme i giovani, gli enti e la cura del bene comune, che è in fondo il cuore di tutta la riforma”. “Inoltre – ha aggiunto il Sottosegretario – è importante che la riforma possa già contare su una dotazione economica che permetterà già quest’anno l’avvio di circa 47mila giovani”.

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